Cristiano Marini – Zona Pisa
terzosettore@toscana.agesci.it
Di cosa si occupa l’Incaricato al settore GPN?
1) proporre al Comitato suggerimenti e stimoli per lo sviluppo dei programmi annuali in sintonia con il Progetto regionale;
2) curare le relazioni con il livello nazionale AGESCI e FIS in relazione al Terzo Settore e alle politiche sociali e giovanili;
3) su mandato dei Responsabili Regionali, curare le relazioni con gli enti ed associazioni facenti
parte del Terzo Settore a livello regionale(dal Forum Regionale del Terzo Settore alle Misericordie, a Libera, ecc.)
4) curare la sensibilizzazione delle tematiche proposte dai tavoli del Terzo Settore ritenuti importanti dal Comitato Regionale.
Cos’è il settore GPN?
La definizione di Terzo Settore viene utilizzata per individuare tutto ciò che si differenzia sia dalla sfera pubblica (stato, regioni, enti locali, altri enti) che da quella privata, ossia dal mercato (o dall’impresa così come definita dalla legge). Al contrario di quello che si potrebbe pensare, ciò che rimane dopo l’individuazione dei primi due settori è un universo molto vasto, composto da soggetti disomogenei che hanno però in comune la capacità di sviluppare nuove offerte per rispondere ai bisogni delle persone che né lo Stato né il privato sono in grado di soddisfare: è questa la nuova economia sociale, che non ha una forma giuridica consolidata, un modello univoco di riferimento, ma è un ambito in cui sono presenti strutture organizzate di tipo sociale con forme giuridiche molto differenti.
Le macro tipologie di formazioni di terzo settore generate dal privato sociale sono tre:
– cooperative sociali,imprese sociali e fondazioni, che sono protese all’azione esterna, contano su proprie risorse strumentali e sono orientazione ad un’azione prossima al mercato;
– associazioni di promozione sociale e associazioni familiari, che sono maggiormente orientate ai bisogni interni di mondi vitali e dispongono di minori risorse strumentali che reperiscono nelle proprie reti;
– organizzazioni di volontariato, che sono spinte in modo molto più marcato dall’ethos del dono e della gratuità e contano su risorse che provengono nella maggior parte dall’esterno.