Mercoledì delle Ceneri,02 marzo 2022
Oggi vivremo il gesto personale di digiuno che Papa Francesco ci invita a compiere.
Oggi proponiamo la costruzione e l’accensione della lanterna verde per testimoniare non solo la nostra speranza di Pace, ma siamo pronti ad Accogliere e a cercare percorsi di fraternità.
Alimentiamo ogni sera la nostra lanterna in questo periodo di Quaresima, come gesto che ci ricordi come ognuno di noi è chiamato ad essere “Artigiano di Pace” e a compiere gesti concreti di Pace e di Accoglienza la dove siamo o accanto a chi è lontano da noi.
A questo primo messaggio faremo seguire ogni domenica, nel periodo di Quaresima, una storia di accoglienza che ci aiuti – non solo a comprendere e ad essere vicini a chi in questo momento si trova sulle strade del mondo, sulle rotte del mare, nei luoghi attraversati dalla guerra e dalla povertà anche qui accanto a noi, – ma ancora per ricordare che la Pace è possibile e che è frutto delle nostre azioni e delle nostre scelte piccole o grandi che siano … con l’aiuto di Dio.
“Dio ci parla attraverso i nostri sogni. Dio chiama anche noi a non rassegnarci a un mondo diviso, a non rassegnarci a comunità cristiane divise, ma a camminare nella storia attratti dal sogno di Dio, cioè un’umanità senza muri di separazione, liberata dall’inimicizia, senza più stranieri ma solo concittadini, fieri di essere diversi, di queste peculiarità che sono dono di Dio. Diversi, fieri di esserlo, ma sempre riconciliati, sempre fratelli”. (Papa Francesco)
…Mentre il filo spinato e le camionette della polizia blindano il confine tra Polonia e Bielorussia, l’Europa si aggrappa a poche luci verdi, ai gesti coraggiosi di singoli cittadini. I migranti sono bloccati nei boschi, a poche centinaia di metri dalla frontiera, vengono respinti con i getti d’acqua gelidi e il freddo ha già causato vittime.
L’iniziativa ha avuto inizio sul confine che divide la Bielorussia dalla Polonia, teatro di una triste contesa politica nella quale i migranti sono utilizzati come arma di pressione. Mikolaj Cierpislaw ha 95 anni e vive in un piccolo villaggio al confine. Ha deciso di accendere una luce verde alla finestra e aprire la sua casa a chi ne ha bisogno. È stato l’avvocato Kamil Syller, residente sul confine a nord-est della Polonia, ad accendere per primo questa luce verde nella sua casa avvertendo, attraverso il tam tam dei social network, le persone che stavano al di là del confine che, se fossero riuscite ad attraversare la barriera, lì avrebbero trovato un pasto caldo e coperte. Era uno strumento più che un simbolo. La legge polacca vieta infatti diverse forme di assistenza, ma non questa…
Ora tocca a noi: accendiamo una lanterna verde durante le nostre attività parrocchiali, nelle nostre famiglie, per esprimere vicinanza ai migranti bloccati al freddo e al gelo al confine fra Bielorussia e Polonia. Sarà anche un gesto simbolico di sostegno a quei cittadini che abitano lungo quei confini e che hanno scelto di percorrere una strada opposta a quella portata avanti dall’UE, accendendo una luce verde nelle loro case per segnalare ai migranti che lì dalla sera in poi sarà possibile trovare un aiuto di emergenza.
Un gesto simbolico che ricordi a noi quanto importante sia l’impegno quotidiano di ognuno di noi in questi giorni in cui così vicino all’Europa “tuona il cannone”