INDABA 2022 – Segui la Strada

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VERSO L’INDABA

Costruiamo insieme il percorso che ci porterà all’Indaba Regionale (24-25 Settembre 2022).

Cosa significa “costruire il percorso”?

Significa che ogni capo, ogni comunità capi e zona, saranno chiamati in causa per individuare quali sono i temi più importanti da affrontare insieme.

Si parte dalle nostre due APR, le Azioni Prioritarie Regionali

 

Le due APR sono “Educare alla Vita Cristiana” e “Sfide del nostro tempo”. Ci rimandano entrambe ad uno sguardo profetico che come capi e capo Agesci della nostra Regione intendiamo assumere. Etimologicamente il profeta è colui che parla davanti a qualcuno, chi annuncia qualche messaggio pubblicamente e anche il portavoce di una personalità autorevole. Egli non è una sorta di mago capace di predire il domani, un indovino di destini futuri, ma un annunciatore, un interprete, un araldo di qualcun altro. Il profeta biblico è un interprete della Parola e della Volontà di Dio nel quadro dell’oggi del popolo di Israele… In questo senso potremmo dire che le nostre priorità consistono nell’educare ed educarci alla vita cristiana nel quadro delle sfide del nostro tempo; cogliere il soffio dello Spirito nei segni dei tempi, anche quando i tempi si fanno più duri, per farne messaggio e concreto disegno educativo non perché siamo i più bravi, non perché ci è tutto chiaro, ma perché scegliamo di camminare e ci stanno a cuore i nostri ragazzi.

 

Le due APR richiamano l’arte di saper esercitare la Hokhmah (המכח) termine che designa la sapienza nella lingua ebraica e che spesso si riferisce alla competenza, alla perizia.

È l’arte di vegliare con coraggio, intraprendenza e perseveranza sul bene comune camminando al passo del più lento per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana (art.32 Cost.)

È l’arte di vedere nel povero il “nascondiglio di Cristo” perché «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25, 40.)

È l’arte dell’Educazione politica che “si realizza non solo attraverso la presa di coscienza, ma richiede, nel rispetto delle età dei ragazzi e del livello di maturazione del gruppo, un impegno concreto della comunità, svolto con spirito critico ed attento a formulare proposte per la prevenzione e la soluzione dei problemi” (Patto Associativo AGESCI)

 

C’è una strada da costruire con i contributi di ognuno di noi!

Contributi che nascono da tutto ciò che viviamo ed è intorno a noi: dalla vita di Co.Ca. agli eventi messi in programma in Zona e Regione. Anche ciò che è intorno a noi può arricchire la nostro competenza (un incontro in parrocchia, all’università, al lavoro…ovunque!) e starà a noi condividerla con gli altri.

Ognuno dovrà mettere il suo mattoncino, anzi, più di uno!

Un mattoncino giallo, come quelli che compongono la strada verso il regno di Oz

 

 

Dorothy è una bimba che vive in Kansas con gli zii e il cane Toto. Un giorno, un violentissimo tornado solleva la casa da terra, e la spinge nell’aria. Mentre gli zii riescono a rifugiarsi sottoterra, Dorothy e Toto rimangono all’interno della casa, e vengono trasportati in volo assieme ad essa, fino alla fantastica Terra Blu dei Munchkin
La casa, al termine del suo avventuroso volo, finisce per atterrare proprio sopra la Strega Cattiva dell’Est, schiacciandola. La Strega Buona del Nord si complimenta con Dorothy per quanto è accaduto, e in segno di riconoscenza le dona un paio di scarpette, già appartenute alla defunta Strega Cattiva. Dorothy vorrebbe tornare in Kansas dagli zii, e la Strega le indica nel misterioso Mago di Oz l’unico che potrà aiutarla.

Per trovare il Mago, le dice, dovrà seguire la «strada di mattoni gialli» fino alla Città di Smeraldo. La Strega bacia Dorothy sulla fronte, e le spiega che quel bacio la proteggerà lungo il cammino.

A Dorothy e Toto, man mano che procedono, si uniscono altri compagni di viaggio. Questi decideranno di accompagnare la bambina, dato che hanno delle richieste da inoltrare personalmente al Mago: lo Spaventapasseri, infatti, vuole chiedere un cervello; il Boscaiolo di Latta vuole chiedere un cuore e il Leone Codardo, infine, ha bisogno di coraggio.

Ci sarà anche il percorso di “che profeta sei”. Mensilmente ci saranno delle uscite che presenteranno alcuni profeti, con spunti di riflessione personale e opportunità di lavoro in comunità. Come già detto sono solo occasioni, da sfruttare o meno, ma che possono portarci per mano fino all’Indaba dove il tema della profezia verrà nuovamente trattato e approfondito.

 

Infine “pillole Indaba” ovvero post, video e suggerimenti sui temi delle due APR: niente di più, niente di meno che un desiderio di condividere ciò che di bello ci è capitato di leggere e vedere. Vi ricordiamo che se avete, a vostra volta, pillole da condividere, non avete che da inviare il testo scelto o link video a comunicazione@toscana.agesci.it

Ci vediamo all’Indaba!

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